Come scegliere una scuola professionale di cucina e non pentirsene a posteriori

Serietà e trasparenza non sono sempre considerate valori fondamentali in molte realtà formative che si autodefiniscono “scuole di cucina”. Trattasi questo di un approccio approssimativo che, oltre a creare incertezza tra coloro che sono alla ricerca di un ente di formazione che merita di definirsi tale, contribuisce ad abbassare la qualità delle figure professionali proposte per l’intero settore della ristorazione, che richiede del personale competente e pronto ad inserirsi nel mondo del lavoro. È importante sottolineare che, in un paese come l’Italia, la formazione professionale nel food dovrebbe essere un’eccellenza, poiché costituisce la base per soddisfare l’enorme richiesta proveniente da un mercato in continua espansione.

Insomma, è fondamentale prestare attenzione e riflettere accuratamente nella scelta di una scuola professionale di cucina o di pasticceria, dove imparare i fondamentali di quella che potrebbe diventare la vostra futura professione. Internet, da solo, non è sufficiente per informarsi adeguatamente.

Come si può evitare, quindi, di imbattersi in situazioni spiacevoli e di sprecare tempo prezioso per il vostro sviluppo e il conseguimento dei vostri obiettivi lavorativi?

Abbiamo elaborato una breve guida in cinque passaggi, utile per scegliere una scuola professionale di pasticceria, cucina, pizzeria o panificazione che soddisfi le aspettative e risponda alle esigenze del mercato lavorativo.

  1. Titolo di studio rilasciato: attenzione al tipo di certificazione che la scuola rilascia. Spesso, una comprensione errata del titolo di studio offerto può portare a spiacevoli sorprese per chi frequenta un corso di cucina professionale. La prima domanda da porsi, dunque, è la seguente: quale tipo di certificazione riceverò al completamento del corso? Un attestato o un diploma? È bene mettere in chiaro che per “diploma” si intende un documento ufficialmente riconosciuto e autenticato dallo Stato, rilasciato a seguito di un percorso di studio quinquennale e al superamento di un esame di stato. L'”attestato di qualifica professionale“, che ha validità legale su tutto il territorio nazionale e nei paesi membri dell’Ue, è rilasciato invece dalle Regioni dopo aver superato un esame specifico, all’interno di un percorso di formazione ben definito ed autorizzato, organizzato da enti di formazione professionale accreditati presso la Regione di appartenenza (come A Tavola con lo Chef). Tutte le scuole di cucina che non dispongono di un riconoscimento ufficiale e di un’autorizzazione per corsi specifici, possono solo rilasciare attestati di partecipazione. Pertanto ti consigliamo di diffidare da chi utilizza questi termini impropriamente, perché spesso è indicatore di superficialità e poca trasparenza.

  2. Scuola di cucina accreditata: la seconda domanda da porre, sia in fase di sopralluogo e colloquio nella struttura o, ancora meglio, durante la ricerca preliminare di una scuola di cucina, è la seguente: la scuola di cucina è accreditata? Se la risposta è affermativa, sarebbe utile indagare su quale ente ha riconosciuto l’istituto come scuola accreditata. Perché è importante l’accreditamento? Innanzitutto, perché solo una scuola accreditata può rilasciare una certificazione legalmente valida. Una scuola accreditata è quella che ha superato tutte le verifiche necessarie e ha dimostrato di avere una struttura adeguata, un management all’altezza e personale qualificato, docenti accuratamente selezionati, programmi teorici e pratici collaudati e approvati, rapporti con le aziende per stage e opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. L’accreditamento è, quindi, sinonimo di un elevato standard di qualità formativa, certificato da un ente terzo e, una volta conseguito, deve essere mantenuto nel tempo. Un ulteriore segnale di impegno e serietà da parte della scuola.

  3. Struttura: aule teoriche e pratiche, attrezzatura: Al netto degli importanti aspetti burocratici, è essenziale che una scuola di cucina di alta qualità disponga di spazi adeguati per la formazione, sia questa teorica o pratica. Ci riferiamo ad aule ampie che possono ospitare fino a 20 allievi senza incontrare problemi di logistica. Oltre alla dimensione delle aule, un altro aspetto fondamentale è l’attrezzatura: macchinari professionali e tecnologicamente avanzati per ogni tipo di preparazione, come forni, piani cottura, frigoriferi, abbattitori di temperatura, utensili per la lavorazione e tutto ciò che è necessario per simulare un ambiente di lavoro professionale e diversificato in ogni settore: cucina, pasticceria, pizzeria e panificazione. Parliamo di centinaia di metri quadrati dedicati ad aule didattiche progettate per favorire un apprendimento ottimale.

  4. Personale e docenti: punto di forza di una scuola di cucina che si rispetti è il personale che vi lavora. Questo include tutti, dai formatori alla direzione, dalla segreteria fino al personale di aula. Quanto al corpo docente, è sempre bene chiedere ed informarsi. Un insegnante efficace deve possedere, oltre alla professionalità, una notevole capacità comunicativa e formativa. Queste caratteristiche sono imprescindibili e meritevoli di attenta valutazione prima di decidere di affidarsi a una scuola di formazione. In questo contesto, è consigliabile ricercare feedback di ex allievi, leggere le loro recensioni, conoscere il percorso lavorativo delle varie figure professionali che, nel corso del tempo, diventeranno veri e propri punti di riferimento anche dopo il periodo trascorso in aula. Un altro elemento chiave per una scuola professionale è la presenza di un tutor d’aula, incaricato di pianificare e coordinare gli stage curriculari. Questa figura ha il compito di seguire gli studenti e interagire con le aziende che li ospitano, sia prima che durante e dopo i corsi. Il ruolo del tutor è essenziale poiché funge da collegamento tra la domanda e l’offerta di lavoro e può instradare gli allievi verso una carriera appagante e in linea con le loro ambizioni e aspettative.

  5. Esperienza, storicità e programmi didattici: nel mondo della ristorazione, come in ogni altro settore, l’improvvisazione non paga. Questo principio si applica anche alla formazione di coloro che saranno chiamati ad operare su più livelli. Nella ricerca di una scuola di cucina professionale, è fondamentale assicurarsi che i programmi didattici siano collaudati e ben definiti, oltre a tenere a mente esperienza e storia dell’ente scolastico. Una scuola che ha formato generazioni di studenti, molti dei quali sono diventati professionisti affermati, chef stellati o pasticceri pluripremiati, e che spesso ritornano come docenti, merita sicuramente di essere presa in considerazione. Tutto ciò, ovviamente, senza dimenticare i primi quattro punti precedentemente discussi. In conclusione, una comprovata esperienza nel campo della formazione è sempre un segno di affidabilità e competenza che necessariamente dovranno andare di pari passo con l’innovazione didattica e tecnologica, per offrire un’offerta formativa sempre completa e aggiornata. Speriamo che questo articolo possa fungere da guida utile. Sebbene siano solo cinque i punti discussi, essi sono di fondamentale importanza per coloro che hanno deciso di dedicare energie, tempo e risorse economiche al proprio futuro professionale.

Note: per vostra utilità vi invitiamo ad approfondire alcune pagine che parlano della nostra scuola andando su CHI SIAMO, I NOSTRI CORSI PROFESSIONALI, I NOSTRI DOCENTI. Per un colloquio o per informazioni è possibile contattarci ai seguenti numeri di telefono: +39 06.35508933 / 06.3222096

 

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